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mercoledì 6 giugno 2012

Photoshop 4 dummies... lo stemma della città




Ci mancava anche questa. Anziché pensare alle cose serie, come ad esempio “l’addio” del presidente Alberto Fidanza alla “Saronno Servizi”, puntualmente trasformato in barzelletta (“ha avuto dalla sua azienda un incarico che li impegnerà molto” è stata l’esilarante versione del sindaco, degna davvero di Zelig) cosa ci propinano? Niente popò (esatto, popò…) di meno che IL NUOVO STEMMA DEL COMUNE DI SARONNO!!!
Partorito da quel vulcano di idee che è l’ufficio comunicazione, sotto l’immaginabile guida dell’omino coi baffi che una ne fa e cento ne pensa (e per fortuna ne fa solo una ogni cento, sennò saremmo veramente a posto…) il nuovo stemma ha il pregio di provocare, alla vista, lo stesso effetto di una dose di Guttalax.
Dire che è osceno è poco: sembra un’immaginetta scaricata da qualche sito internet di principianti di Photoshop”, o da un concorso di disegno per scuole elementari. Penose, poi, le giustificazioni: Una scelta attuata per uniformare le comunicazioni dirette sia all’interno che all’esterno” (???), “creare un format grafico per dare alla Città di Saronno un’immagine di grande valore, un’identità precisa, chiara e omogenea che renda le comunicazioni del Comune immediatamente e facilmente identificabili” (??????) e ancora “l’usabilità e la semplicità del manuale diventano punti di forza per una sua corretta applicazione” (?????????).
Per favore, qualcuno può tradurre? Corretta applicazione? Immagine di grande valore? Uniformare le comunicazioni? Ma cosa significa? Cosa aveva che non andava lo stemma precedente, quello sì, storico? Segno REALE di una tradizione cittadina?
Il nuovo stemma significa che dovranno cambiare anche tutta la carta intestata, e che quella ora esistente andrà buttata nel cestino? Insomma, altri costi? 
Al di là dell’aspetto estetico (davvero orribile) ci si chiede davvero perché un ufficio comunicazione che manco comunica alla gente le modalità della giornata senz’auto, debba spendere risorse (è possibile sapere quali?) in questa maniera. Scordandosi (come sta facendo la Giunta attuale) che i problemi sono ben altri…

domenica 3 giugno 2012

MA CI FACCIA IL PIACERE…



“L’evento ha carattere di sensibilizzazione verso l’uso dei mezzi alternativi all’auto privata e s’inserisce nell’ambito del piano di azione per il miglioramento della qualità dell’aria”.
Avete letto bene: “piano d’azione”, lo hanno definito proprio così. Sappiamo che faticate a crederci, eppure andate a prendere l’ultimo numero del megafono della Giunta (pardon, del Saronno Sette) e andate all’ultima pagina. Non dovete neanche fare la fatica di sfogliare le pagine di un foglietto auto incensante ormai inutile ai cittadini: basta girarlo dall’altra parte.
Quattro scarne righe, per dire che c’è la domenica senz’auto. Indicazioni sulla zona dove sarà effettuato zero. In fondo, chissenefrega di quei poveri cristi che devono andare a lavorare lo stesso? Qualche percorso alternativo, sul momento, se lo inventeranno… C’è di più: quali iniziative collaterali sono state organizzate? Biciclettate, grigliate al parco Lura (ah no, le grigliate sono sconsigliate dal sindaco, fanno male all’ozono) oppure festicciole in centro? Boh, chi può dirlo, informazione zero.
Ma torniamo al vero motivo di questa domenica senz’auto: LA SENSIBILIZZAZIONE. Meglio sarebbe dire L’EDUCAZIONE, perché, come è noto, questa amministrazione ha lo scopo precipuo di EDUCARE i saronnesi a fare le cose giuste. Volete un esempio? Facile, facilissimo, i 30 all’ora.
Ora, diteci quanti automobilisti saronnesi rispettano questo limite oggi. Ve lo diciamo noi: nessuno. Neanche i nostri assessori o consiglieri quando vanno in macchina. I 30 all’ora sono una vera e propria burattinata, un modo per buttare al cesso litri di vernice bianca e rossa e soldi per fare i cartelli di limite di velocità. Ogni tanto però c’è l’immancabile agguato della Polizia locale, con la pattuglia che si nasconde non vicino all’ospedale, all’oratorio e alla scuola (che magari sarebbero punti sensibili, e dove sarebbe RACCOMANDABILE andare piano) bensì su quelle vie dove è impensabile andare a meno di 50. Colpirne uno per educarne cento, insomma. L’importante, e lo abbiamo già detto mille volte, non è fare. E’ far finta di essere bravi, far vedere cose che non ci sono. Intanto domani andatevene a piedi e dopodomani, quando tornate da Solaro sfrecciando pericolosamente a 50 all’ora, sperate che immediatamente dopo il cartello “Saronno” non ci sia nascosta una pattuglia.
Vi facciamo infine grazia del “miglioramento della qualità dell’aria”: quest’inverno vi ricordate quanti sono stati i provvedimenti presi da questa giunta che ha così a cuore l’ambiente per combattere l’inquinamento? Faticherete a crederci: zero…