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sabato 28 aprile 2012
Tanto per cambiare...
Ormai ci stiamo abituando. Sembra di essere davvero all’ombra del Cremlino ai tempi pre-Glasnost. Tutto ormai, in quel fortino che è diventato il Municipio, si fa quasi sotto silenzio: dalla nomina dei nuovi assessori (ma a proposito, i compensi sono diminuiti come promesso?) alla Saronno Servizi, all’agitazione della Polizia locale, al Teatro, fino agli argomenti più leggeri, come ad esempio il blocco del traffico previsto per questa domenica.
Capita dunque che, annunciato (è vero…) da mesi, domenica 29 ci sia stato il blocco del traffico. Peccato che la maggior parte dei cittadini non lo sapesse, perché di manifesti non ne sono stati affissi da nessuna parte. Solo al venerdì sera precedente(!) sono state, in fretta e furia, allestite ai limiti della zona interdetta (al traffico, non all’intelligenza di noi poveri cittadini) le transenne con cartelli illeggibili se non da mezzo metro di distanza.
Il perché è presto detto: l’impegno del sindaco e della sua Giunta è, dall’inizio del mandato, quello di “educare i cittadini” e poco importa che il 101% delle decisioni prese fino a oggi non trovino consenso presso i saronnesi, ma chissenefrega? Noi mettiamo i 30 all’ora, le domeniche ecologiche quando non servono, allarmiamo tutti dicendo che non riusciamo forse a pagare gli stipendi ai dipendenti comunali per colpa del governo (si badi bene, non per l’Imu sulla prima casa, ma sul resto…) e almeno ci si lava la coscienza.
Proprio come si è fatto con questa (e la prossima) domenica ecologica (domandina facile facile: quanti di voi sanno quando?). Il bello è che lo sanno in pochi. E pure gli ecologisti, nel loro piccolo, si incazzano (vedi i blog su internet di quelli veri, di ecologisti…): bella mossa del neo assessore (che evidentemente l’ha avallata, ma se avesse avuto un briciolo di coscienza ecologista avrebbe magari consigliato di lasciar perdere), dell’assessore alle sette (de)leghe nonché omino Bialetti (che continua a servire caffè amarissimi a tutti) che manco si sogna, sull’ultimo numero di quella “Pravda” che è diventata Saronno Sette di annunciare il blocco del traffico in centro, per finire con il sindaco, che sulla sua pagina facebook, non senza imbarazzo, risponde a una cittadina “Saronno sette, sito e giornali ne hanno parlato, da tempo”. Ma quando???
Peccato che tanti che non hanno internet, non leggono i giornali e non prendono Saronno Sette (ma chi si ricorda di quando ne hanno parlato? E quando l’hanno confermato?) però in fondo, chissenefrega? Facciamo la domenica finto ecologica, altra perla incastonata nel diadema da questa amministrazione degli autogol. Per gli amanti (datati) del calcio, ricordano molto Comunardo Niccolai. Classe 1946, diventato famoso non tanto per le virtù calcistiche, quanto per la sua innata attitudine a segnare. Nella propria porta. Esattamente la stessa cosa che sta facendo l’attuale giunta. Ma chissenefrega, l’importante è educare…
domenica 15 aprile 2012
Er faccialibro de noartri... (Saronnesi)
Un problema tecnico?
Un piccolo guasto?
Un’anomalia di funzionamento?
Ma va, semplicemente altri soldi spesi in modo inopportuno (usando un termine politicamente corretto) . No, non parliamo della splendida tettoia che custodisce le biciclette dei dipendenti comunali che si recano al lavoro (esteticamente gradevole ma soprattutto utile alla comunità e ad un prezzo irrisorio), ma semplicemente di quella che voleva e doveva essere la svolta nel rapporto fra il nutrito mondo della associazioni saronnesi e la cittadinanza.
Si tratta del sito internet www.associazionisaronno.it , che pomposamente l’assessore alla Cultura Cecilia Cavaterra quasi un anno fa (era il 5 maggio 2011, come si evince dall’articolo
http://www3.varesenews.it/comuni/saronno/articolo.php?id=203297) presentava così: «Tre sono le sezioni principali volte a soddisfare le esigenze più comuni emerse durante una serie d'incontri con le associazioni saronnesi – spiega l’assessore Cavaterra -. Nello specifico: Social network: una sezione del sito paragonabile a Facebook, all'interno della quale le associazioni potranno indicare i propri contatti, le finalità, i responsabili, stringere amicizie e scambiarsi messaggi, in modo da coordinare facilmente iniziative comuni. Calendario eventi: un calendario comune all'interno del quale tutti, compresi i normali cittadini, potranno vedere le varie iniziative presenti a Saronno, ciascuna con descrizione e contatti; in modo da sapere sempre cosa succede in città ed evitare sovrapposizioni di eventi simili. Forum di discussione: permetterà il dialogo tra cittadini e associazioni, oltre a prevedere un archivio documentale con le richieste più comuni. Inizialmente, questa sezione sarà chiusa, per meglio gestire le operazioni riguardo al resto del sito».
Ebbene, dopo un anno è giusto fare un bilancio: vogliamo definirlo - diciamo così – deludente? E’ vero, tante sono le associazioni scritte (ma non tantissime, a giudicare dalla pagina http://www.associazionisaronno.it/index.php?option=com_wrapper&view=wrapper&Itemid=50)
ma dopo il boom iniziale c’è stato il buio totale!!!
Dei tre obiettivi fissati dall’assessore Cavaterra solo il calendario eventi è aggiornato (anche se per esempio, andando alla pagina
http://www.associazionisaronno.it/index.php?option=com_jcalpro&extmode=cal&Itemid=8 la cosa sembra un po’ confusionaria) ma per quanto riguarda il «forum di discussione» (mai partito, a quanto pare) o la funzione «social network» siamo un po’ lontani dagli obiettivi che qualcuno si era preposto.
La poca utilità di tale sito la si evince anche cliccando su questa pagina: http://www.associazionisaronno.it/index.php?option=com_community&view=frontpage&Itemid=6. Qui potrete vedere le attività eseguite in ordine cronologico alle suddette associazioni. Le ultime quattro, peraltro, piuttosto datate: una marzo, una a febbraio, due a gennaio, due a novembre 2011. Quasi tutte per cambiare avatar.
Il bello è che questo sito è stato regolarmente pagato dal comune, a prezzo sicuramente «di mercato» ma comunque pagato.(QUANTO?)
Allora è giusto parlare in questo caso di soldi sprecati, che potevano essere magari utilizzati per qualcosa di più utile? Magari non togliendoli (ma ci torneremo anche su questo, ) a chi ne ha bisogno, pochi che siano?
Dimenticavamo un piccolo particolare: a chi è stata affidata la realizzazione del sito (che, ripetiamo, è bello esteticamente e anche funzionale, a voler essere onesti, peccato serva a poco)?
La risposta la trovate nella prima riga di questo scritto, che guarda caso è la traduzione e calza proprio a pennello!
O in fondo ad ogni pagina del sito delle associazioni, sotto la voce «powered by». Poi guardate chi ha rilasciato le dichiarazioni su Varesenews quando venne presentato il sito, mescolate il tutto e avrete la vostra (anzi la TU@) risposta.
Buona settimana a tutti.
mercoledì 11 aprile 2012
Peccato che sia tutto maledettamente vero…
Pasqua è – da sempre – sinonimo di Resurrezione.
La Pasqua di quest’anno ci ha portato, a Saronno, poche “Resurrezioni”, anzi: da Don Rolla “promosso” (speriamo non in accezione latina…) a Lecco alla protesta dei vigili, a una Saronno Servizi che sembra la Costa Concordia (per fargli un complimento) o forse meglio il Titanic (che non passa di moda, purtroppo, quando si parla delle decisioni della giunta Porro). Manca qualcosa? Certo che sì, il consiglio comunale.
Dove i rappresentanti dei 646 socialisti di Saronno che si autonominano “Maggioranza dei saronnesi” (sic…) riescono, grazie anche all’inutilità dell’attuale opposizione (in disarmo manco fosse l’Inter del trio Gasperini-Ranieri-Stramaccioni) a far approvare il Dat (tranquilli, cittadini, non è una nuova tassa, è semplicemente la vittoria a braccio di ferro di un gruppo che si fa forte di un assessore che sta logorando il capitale dei dipendenti comunali, di questi tempi) cosicché potrai andare in Comune (dicono) a firmare un registro e decidere cosa fare (sperando che quel giorno sia tanto lontano) mentre stai morendo. Per fortuna un briciolo di lucidità del sindaco appena tornato fresco fresco dagli Usa e del suo presidente del consiglio (in aggiunta all’ex direttore delle poste italiane, che di bandiere da quando è entrato in politica ne ha cambiate tante…) salvano almeno la faccia (forse, ma diamogli il beneficio del dubbio) della frammentata maggioranza, ma l’effetto è devastante ugualmente.
Manca qualcosa? Yes, of course.
Mentre i saronnesi sono in vacanza (nel senso, a casa a pennicare, visti i tempi che corrono la gita fuori porta costa troppo e c’è da pagare l’Imu, ma di questo parleremo fra poco) si consuma – ovviamente sotto traccia – l’inizio, anzi, la continuazione della fine di quella bella macchina che una volta funzionava benino (tanto da dare pochi problemi) che è la Saronno Servizi. Faide interne stanno falcidiando e rendendo a misero teatro di vendettine, sedioline (non poltrone da occupare) e quanto altro una cosa che fino a ieri bene o male stava in piedi, ma che oggi rischia di tramutarsi in un castello di carte pronto a crollare. Con buona pace dei socialisti (sempre loro, sembra fatto apposta, ma stanno in mezzo in tutto…) che dall’altro delle ben note 646 preferenze assicurano ai saronnesi che i posti di lavoro dei dipendenti non saranno toccati (e accusano di arroganza gli altri, pensa te…). Di questi tempi è grasso che cola, c’è da ammetterlo, per fortuna i seguaci un po’ immemori del passato di quello che era il “Garofano” un po’ più serio di quello saronnese odierno tranquillizzano tutti, perché in fondo quando c’è da aprir bocca su Dat e S.S. (tranquilli, non si parla di seconda guerra mondiale anche se sembrerebbe così, è solo la nostra municipalizzata) son proprio capaci, pontificando sui massimi sistemi. Per fortuna c’è l’opposizione, che fermissima sulle proprie posizioni sta facendo quello che meglio gli riesce di questi tempi: fare spallucce e far finta di niente, vai avanti tu che a me vien da ridere. Forse perché non ci sono più cose interessanti (o di interesse?) da difendere…
Manca qualcos’altro? Yes, of course. L’Imu. “Salviamo la prima casa”, ed è sacrosanto. Santo come l’assessore che nel nome della crisi universale che coinvolge Grecia, spread, borsa e robe varie deve recuperare soldi da qualche parte per far quadrare i conti. Ma vogliamo parlare di quello che penserà (commercianti vari compresi) chi dovrà pagare praticamente l’uno per cento (Avete letto bene, uno-per-cento) per portare avanti la baracca? Altro che i condoni fiscali “tombali”, qui di tombale c’è solo la fine che faranno certe attività.
Vi facciamo grazia del bilancio (ma ci torneremo, perché è più bello e divertente che vedere un film comico) e chiudiamo con la protesta dei vigili.
La potete leggere su Varesenews (http://www3.varesenews.it/saronno_tradate/articolo.php?id=230820) e qui non ce la sentiamo proprio di infierire sui soliti 646 che hanno eletto (o imposto, fate voi) a proprio paladino l’omino Bialetti-coi baffi perché sarebbe come sparare sulla croce rossa. Basterebbe però (ve lo raccomandiamo caldamente…) fare un giretto in Comune, e in cinque-minuti-cinque capireste qual è il morale della truppa di piazza Repubblica. Ricorda il titolo di un film, “Infelici e scontenti”.
Peccato che sia tutto maledettamente vero…
mercoledì 4 aprile 2012
Sette deleghe sotto i mari...
Non servono gli articoli dei giornali di questi giorni, ma il semplice passa parola della gente comune.
E pensare che, neppure un paio di mesi fa, il sindaco Luciano Porro (cui forse i suoi soldatini “camuffano” i rapporti manco fossero studenti che falsificano le firme sul libretto delle giustifiche) dall'alto del suo scranno rassicurava tutti i concittadini sulle colonne del Saronno Sette, da mesi ridotto al bollettino settimanale della Giunta (e a palco dei mai tanto rimpianti comizi, ma almeno quelli si facevano solo in periodo elettorale) con tanto di spiegazione sui massimi sistemi in prima pagina, raccontandoci per l’ennesima volta la solita favola di Collodi: “Tutto va bene, la sicurezza è sotto controllo, i cittadini possono vivere sonni tranquilli”. Insomma, il rapporto del suo assessore alla sicurezza (l’omino coi baffi che non è Bialetti, ma è quello che fra le altre, ha le deleghe a organizzazione, comunicazione e partecipazione, risorse umane, polizia locale, prevenzione e sicurezza) regalava ai saronnesi una città tutta rose e fiori (o figlia dei fiori?) dove la sicurezza regnava sovrana e nessuno aveva nulla da temere. Peccato che ogni giorno - basta guardare i giornali, on line e in edicola (ma l’assessore in questione non è quello alla comunicazione????) per capire che la realtà è ben diversa. Quartieri assediati dai ladri, furti quotidiani, tanti in pieno giorno: ma perché preoccuparsi quando abbiamo i 30 all'ora, le piste pedonali improvvisate, la città sostenibile e un bel parcheggio per le bici dei dipendenti comunali perfettamente funzionante anche in inverno (in attesa di quello sotterraneo in piazza Saragat)?
Quello che fa davvero tristezza è come, nel sacro nome del manuale Cencelli (che si starà rivoltando nella tomba, perché hanno pure sbagliato i conti che erano ben chiari, in quel “capolavoro” della letteratura politica) sia stato distribuito (non “assegnato”, che avrebbe significato almeno dato per merito) a un noto professore che ha collezionato alle elezioni la bellezza di 49 preferenze (con due panini e tre etti di salame prendi più punti all’Esselunga o al Carrefour, e ti danno pure il premio) su un totale di 646 (pari al notevolissimo 3,38 per cento) di una forza politica che forza pare proprio non essere (e anche qui certi sostenitori del glorioso garofano o con la pipa in bocca si staranno rivoltando nella tomba). Ma si sa, bisogna accontentare tutti, come accaduto pochi giorni fa con Legambiente, e allora avanti coi carri, tutti nelle missioni. Ma facciamo un bel riassuntivo, veloce veloce.
Cattivoni – diranno – ma vediamo in questo lungo periodo i mirabili risultati raccolti dall’assessore coi baffi, che di deleghe ne ha, e anche importanti.
Tipo comunicazione e partecipazione: cioè il Saronno Sette megafono della giunta e partecipazione pari a quella di un vecchietto di 90 anni alla maratona di New York.
Risorse umane? Speriamo il riferimento non sia a quelle del comune perché fra rimescolamenti vari e “ottimizzazioni” (adesso le chiamano così) il malcontento è pari a quello delle truppe italiane al ritiro dopo la disfatta di Russia.
Polizia locale? Ordini, contrordini, guerra dei carciofi, appostamenti trappola per i 30 all’ora, vigili di quartiere in movimento… NCS direbbe il compianto Zampetti, non ci siamo….
Prevenzione e sicurezza? Chiedere qua e là ai saronnesi. Furti nelle case, criminalità crescente, stazione invivibile dopo una certa ora (non ci sono i fondi per gli straordinari, però mettiamo pure un altro assessore che noi ci riduciamo la paga….) centro città terra di nessuno.
Davvero grandi risultati: sarebbe bello però rendersi conto, che il titolo di “professore” non autorizza a pontificare sul tutto. Pretendendo di avere sempre ragione. Soprattutto se 49 (su oltre 19mila) cittadini ti hanno scelto. Terza della lista (che ha preso il tre e spiccioli per cento). Non dimentichiamolo, non lo dimentichi chi continua a pontificare e a far finta che tutto va bene: perché non è vero. Se almeno l’omino coi baffi ci facesse un bel caffè…
Saronno: La sicurezza non sociale, i partiti e l'Assessore
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Egregio Direttore,
dal Suo Giornale ho avuto modo di assistere all'ennesimo capitolo della storia d'amore tra l'Assessore Nigro del Comune di Saronno e la sezione locale della Lega (ogni volta che a Lega scrive qualcosa ottiene subito una risposta piccata: incredibile!); stavolta il tema è stato "la sicurezza" e la mancata convocazione della Commissione che se ne occupa che -stando all'Assessore- non è compito dell'Amministrazione che, invece, si occupa di sicurezza "sociale" (da ignorante nemmeno io sapevo cosa fosse... e sempre grazie al Vostro Giornale ho avuto modo di sapere che non sono l'unico (lettera di Gabriele C.)).
Oggi apro il sito del Comune e leggo su SaronnoSette che il Partito Democratico (pag 6) parlando a tema "sicurezza" (quella che tutti noi "volgo" intendiamo) dice -testuale- "crediamo sia compito dell’Amministrazione Comunale intervenire con proposte concrete"; il medesimo articolo è stato rilanciato sul sito del PD di Saronno.
Mi sembra un proposito serio e condivisibile.
L'unica domanda che mi faccio è perchè l'Assessore competente per la sicurezza "sociale" non abbia avanzato proposte concrete limitandosi solo a spiegare differenze "semantiche" e a rimandare il compito della sicurezza "volgare" alle Forze dell'Ordine come fosse argomento che non appartiene alla Pubblica Amministrazione.
Deduco che a Saronno abbiamo un Assessore competente per la sicurezza sociale ma incompetente per la sicurezza volgarmente intesa; abbiamo almeno due partiti, il PD e la Lega, che hanno detto, con differenti modi e "ricette", che la sicurezza (quella volgare) è importante.
Non so: si è sgravato l'Assessore Campilongo di due aspetti così che si potesse concentrare sul PGT, non si riesce a trovare un Assessore per la sicurezza "volgare" ad oggi mancante? O al limite redistribuire le deleghe (ben sette) dell'Assessore Nigro in modo che possa concentrarsi sulla sicurezza sociale in santa pace lasciando la sicurezza volgare a qualcuno che la ritenga importante.
AugurandoLe un buon pomeriggio,
francesco banfi, Saronno
Per conoscenza inoltro la mail anche a iSaronno: si senta libero di condividere le mie riflessioni.
Egregio Direttore,
dal Suo Giornale ho avuto modo di assistere all'ennesimo capitolo della storia d'amore tra l'Assessore Nigro del Comune di Saronno e la sezione locale della Lega (ogni volta che a Lega scrive qualcosa ottiene subito una risposta piccata: incredibile!); stavolta il tema è stato "la sicurezza" e la mancata convocazione della Commissione che se ne occupa che -stando all'Assessore- non è compito dell'Amministrazione che, invece, si occupa di sicurezza "sociale" (da ignorante nemmeno io sapevo cosa fosse... e sempre grazie al Vostro Giornale ho avuto modo di sapere che non sono l'unico (lettera di Gabriele C.)).
Oggi apro il sito del Comune e leggo su SaronnoSette che il Partito Democratico (pag 6) parlando a tema "sicurezza" (quella che tutti noi "volgo" intendiamo) dice -testuale- "crediamo sia compito dell’Amministrazione Comunale intervenire con proposte concrete"; il medesimo articolo è stato rilanciato sul sito del PD di Saronno.
Mi sembra un proposito serio e condivisibile.
L'unica domanda che mi faccio è perchè l'Assessore competente per la sicurezza "sociale" non abbia avanzato proposte concrete limitandosi solo a spiegare differenze "semantiche" e a rimandare il compito della sicurezza "volgare" alle Forze dell'Ordine come fosse argomento che non appartiene alla Pubblica Amministrazione.
Deduco che a Saronno abbiamo un Assessore competente per la sicurezza sociale ma incompetente per la sicurezza volgarmente intesa; abbiamo almeno due partiti, il PD e la Lega, che hanno detto, con differenti modi e "ricette", che la sicurezza (quella volgare) è importante.
Non so: si è sgravato l'Assessore Campilongo di due aspetti così che si potesse concentrare sul PGT, non si riesce a trovare un Assessore per la sicurezza "volgare" ad oggi mancante? O al limite redistribuire le deleghe (ben sette) dell'Assessore Nigro in modo che possa concentrarsi sulla sicurezza sociale in santa pace lasciando la sicurezza volgare a qualcuno che la ritenga importante.
AugurandoLe un buon pomeriggio,
francesco banfi, Saronno
Per conoscenza inoltro la mail anche a iSaronno: si senta libero di condividere le mie riflessioni.